Un giorno, nell’Oceano,
ma non so più sotto quali cieli,
gettai, come un’offerta al nulla,
qualche goccia d’un vino raro.

Liquore, chi volle la tua rovina?
Obbedivo forse all’indovino?...
O forse all’ansia del mio cuore,
pensando al sangue, versando il vino?

Assunse una lieve ombra color rosa
Il mare, poi puro si rifece,
ritrovando la sua abituale trasparenza…
Perduto il vino, ebbre le onde…

Balzare nell’aria amara
Ho visto figure immense…

(Paul Valéry, Le vin perdu. Trad. di A.Serristori)

lunedì 8 settembre 2008

Dalla superficie di Marte


NASA.

2 commenti:

  1. sai che guardavo che praticamente hai solo i miei commenti,
    penso che chiederò denaro per continuare a scriverli

    come sempre [...]
    andrea

    [Postato: 8 settembre 2008 20.46.00 UTC]

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  2. E io penso che non te ne darò.

    Il fatto è che i miei post sono talmente perfetti da non richiedere commenti... a parte i tuoi.

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