Un giorno, nell’Oceano,
ma non so più sotto quali cieli,
gettai, come un’offerta al nulla,
qualche goccia d’un vino raro.

Liquore, chi volle la tua rovina?
Obbedivo forse all’indovino?...
O forse all’ansia del mio cuore,
pensando al sangue, versando il vino?

Assunse una lieve ombra color rosa
Il mare, poi puro si rifece,
ritrovando la sua abituale trasparenza…
Perduto il vino, ebbre le onde…

Balzare nell’aria amara
Ho visto figure immense…

(Paul Valéry, Le vin perdu. Trad. di A.Serristori)

lunedì 23 febbraio 2015

La logica dei tubi

Che poi si ritorna sempre alla sottile e misteriosa logica dei tubi. Sono queste imperscrutabili regole a reggere e regolare l'Universo. Per un attimo ne sono stato convinto anche oggi: una sensazione breve, subito svanita. Ma io so che in quell'istante sono stato certo di avere afferrato la dinamica segreta del Tutto. Lo so e non ci credo.

Tanto tempo fa viaggiavo su di un treno. Fu allora che guardai fuori e per un attimo vidi quello strano impianto, quegli strani tubi... mi impressionarono.
Non capii, allora. Non capisco tuttora. Ma sono sempre stato certo e lo sono ancora, che se in quell'istante avessi capito la logica di quei tubi, beh, allora avrei capito tutto... La logica dell'Universo intero soggiaceva a quello strano impianto. Tutto l'Essere convergeva e converge verso quella singolarità. Ne sono certo.

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