Un giorno, nell’Oceano,
ma non so più sotto quali cieli,
gettai, come un’offerta al nulla,
qualche goccia d’un vino raro.

Liquore, chi volle la tua rovina?
Obbedivo forse all’indovino?...
O forse all’ansia del mio cuore,
pensando al sangue, versando il vino?

Assunse una lieve ombra color rosa
Il mare, poi puro si rifece,
ritrovando la sua abituale trasparenza…
Perduto il vino, ebbre le onde…

Balzare nell’aria amara
Ho visto figure immense…

(Paul Valéry, Le vin perdu. Trad. di A.Serristori)

lunedì 31 maggio 2010

...

Luce del mattino
a illuminare l'albero
a illuminar la via,
ipotesi di giornate
che ancora non son state
proietta nella mente
immense prospettive
(invero relative)
di scelte non compiute.
Luce del mattino,
limpido e cristallino:
scintillante meraviglia
del tempo immobile.
Che verrà
perché è già stato.

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