Un giorno, nell’Oceano,
ma non so più sotto quali cieli,
gettai, come un’offerta al nulla,
qualche goccia d’un vino raro.

Liquore, chi volle la tua rovina?
Obbedivo forse all’indovino?...
O forse all’ansia del mio cuore,
pensando al sangue, versando il vino?

Assunse una lieve ombra color rosa
Il mare, poi puro si rifece,
ritrovando la sua abituale trasparenza…
Perduto il vino, ebbre le onde…

Balzare nell’aria amara
Ho visto figure immense…

(Paul Valéry, Le vin perdu. Trad. di A.Serristori)

sabato 3 ottobre 2009

Vento

Strani conflitti affollano la mente. I colori e le sensazioni si mescolano e danno essenza a un nuovo livello di consapevolezza. Una consapevolezza forse vaga, forse inconscia; ma stabile, integra e degna. Questo scenario è troppo inusuale per non essere governabile.

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