Un giorno, nell’Oceano,
ma non so più sotto quali cieli,
gettai, come un’offerta al nulla,
qualche goccia d’un vino raro.

Liquore, chi volle la tua rovina?
Obbedivo forse all’indovino?...
O forse all’ansia del mio cuore,
pensando al sangue, versando il vino?

Assunse una lieve ombra color rosa
Il mare, poi puro si rifece,
ritrovando la sua abituale trasparenza…
Perduto il vino, ebbre le onde…

Balzare nell’aria amara
Ho visto figure immense…

(Paul Valéry, Le vin perdu. Trad. di A.Serristori)

lunedì 26 gennaio 2009

1984

Mi capita in questi giorni di ripensare a questo libro straordinario. Un capolavoro assoluto di George Orwell. Un libro che tutti dovrebbero leggere, suggerisco a tutti di farlo, se non lo avete già fatto. E se lo avete già letto, bene, rileggetelo.

E' fondamentale per capire la società moderna, la politica, la storia, I mass media e il controllo sul pensiero che riescono ad avere.

Attenzione a non leggerlo come un romanzo di fantascienza o fantastoria: parla del mondo attuale molto più di quanto sembra.

E poi penso al crimine linguistico perpetuato da un manipolo di rozzi autori televisivi, che pensano bene di utilizzare un termine nobile come “Grande Fratello” per designare uno stupido gioco che nulla ha a che vedere con l'opera letteraria. Modificandone così il significato comune.

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