Un giorno, nell’Oceano,
ma non so più sotto quali cieli,
gettai, come un’offerta al nulla,
qualche goccia d’un vino raro.

Liquore, chi volle la tua rovina?
Obbedivo forse all’indovino?...
O forse all’ansia del mio cuore,
pensando al sangue, versando il vino?

Assunse una lieve ombra color rosa
Il mare, poi puro si rifece,
ritrovando la sua abituale trasparenza…
Perduto il vino, ebbre le onde…

Balzare nell’aria amara
Ho visto figure immense…

(Paul Valéry, Le vin perdu. Trad. di A.Serristori)

mercoledì 9 aprile 2008

Strane ombre avvolgono l'orizzonte
millenarie leggende lambiscono la quotidianità
gotiche teorie riemergono fievoli con forza.

Romantici fantasmi spingono l'uomo verso il nobile delirio.

Parea vinto l'istinto fantasioso che ti soggiogava.
Fiero portavi il tuo lume...

Non uccidere il progresso sotto le ruote antiche di una storia sempre uguale.

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