Un giorno, nell’Oceano,
ma non so più sotto quali cieli,
gettai, come un’offerta al nulla,
qualche goccia d’un vino raro.

Liquore, chi volle la tua rovina?
Obbedivo forse all’indovino?...
O forse all’ansia del mio cuore,
pensando al sangue, versando il vino?

Assunse una lieve ombra color rosa
Il mare, poi puro si rifece,
ritrovando la sua abituale trasparenza…
Perduto il vino, ebbre le onde…

Balzare nell’aria amara
Ho visto figure immense…

(Paul Valéry, Le vin perdu. Trad. di A.Serristori)

giovedì 9 agosto 2007

Il dilemma del viaggiatore

Due viaggiatori, al ritorno da un viaggio, ricevono i loro bagagli identici danneggiati; la compagnia aerea si offre di risarcirli fino a 100 euro e per un minimo di 2 euro. Per avere certezza del reale ammontare del danno, si dispone che questo venga comunicato separatamente dai due senza possibilità di comunicazione tra loro.
Nel caso i due valori coincidano verranno risarciti entrambi. Nel caso non coincidano verrà risarcito a entrambi il valore più basso con premio di 2 euro a chi aveva comunicato questo valore e penalizzazione di 2 euro all'altro.
Sta di fatto che i viaggiatori non sono persone proprio raccomandabili: sono molto furbi, estremamente egoisti e avidi: non rinuncerebbero a un solo euro per nessuna ragione. E non sono sinceri. Inoltre i due si conoscono bene e ognuno sa perfettamente delle caratteristiche dell'altro.
A rigore di logica (e solo di logica), quale valore dovrebbero dichiarare i viaggiatori per trarre il massimo profitto personale?

3 commenti:

  1. ma scusami,sei al mare,in spiggia e scrivi questi lavori qua??
    ma perchè non ti costruisci un bel castello di sabbia,guarda che è divertente e ti fa bene
    ciao il tuo maestro

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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