sabato 24 settembre 2011

sabato 10 settembre 2011

giovedì 1 settembre 2011

lunedì 29 agosto 2011

Bangiiong dal Dievelii

Anche per quel giorno il Sole era ben inoltrato nella sua strada per l'occidente. I riflessi delle sue radiazioni, qualche minuto prima ancora dorati, ora andavano prendendo belle sfumature di arancio. Era ora di incamminarsi. Tutte le sere, come attenendomi ad un periodico rituale, mi recavo verso il mare per la mia nuotata del Tramonto.
Quella sera mi ero proposto di arrivare ad una distanza maggiore di quanto non avessi mai fatto, rimanendo però parallelo alla costa. In particolare volevo raggiungere un luogo ben preciso, del quale avevo sentito vagamente parlare, ma nel quale non ero mai arrivato. Nonostante non distasse più di un paio di chilometri dalla zona nella quale mi ero stabilito - in quel periodo - da qualche mese, vi si accedeva solamente via mare: a nuoto o con qualche tipo di imbarcazione: ciò rendeva la zona poco agevole da raggiungere e sempre pressoché deserta.

I residenti del posto ne parlavano spesso nei loro discorsi. Vecchi pescatori che la sera si ritrovavano nel bar vicino al porto a bere boccali di aranciata ghiacciata, giocando una variante del tressette svedese che si gioca sulla scacchiera, con le carte italiane e i dadi a otto facce. Parlavano uno strano dialetto: un misto tra il cinese e il dialetto reggiano, ma perfettamente comprensibile, almeno per me. Loro chiamano quel posto Bangiiong dal Dievelii, ovvero la Baia del Diavolo.
E narrano strane e inquietanti leggende su quel luogo. Narrano che nelle notti di Luna a trè quarti provengano strane urla da laggiù, urla in idiomi sconosciuti, urla di festa, cantilene inquietanti, ritmi inusuali e spaventosi. Leggende.

Dopo una lunga e salutare nuotata fui la. Si trattava di una insenatura molto bella da un punto di vista naturalistico: rocce alte e frastagliate che improvvisamente si aprono a strapiombo su un braccio di mare ed una piccola lingua di terra emersa di poco sopra il livello dell'acqua. Qui era cresciuta una vegetazione costiera bassa e profumata, ma internamente anche un piccolo boschetto di alberi marittimi più alti. Tutto intorno la roccia era costellata di nicchie naturali piccole e grandi, profonde grotte e altre formazioni geologiche.

domenica 28 agosto 2011

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Future leaf.


Alghe sul bordo di una foglia.


Punta di matita.


Ramoscello di Ficus Benjamina spezzato.

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mercoledì 20 luglio 2011

Sun#3



Sun detail.
Solar Dynamics Observatory. Atmospheric Imaging Assembly.
Solar and Heliospheric Observatory. Extreme UV Imaging Telescope.
ESA JHeliowiever.
July 17th, 2011, 18.51 (UTC) to july 18th, 2011, 17.21 (UTC).

lunedì 18 luglio 2011

Sun#2




Sun detail.
Solar Dynamics Observatory. Atmospheric Imaging Assembly.
ESA JHeliowiever.
July 17th, 2011, 18.51 (UTC) to july 18th, 2011, 17.21 (UTC).

Sun#1



Sun detail.
Solar Dynamics Observatory. Atmospheric Imaging Assembly. 
Solar and Heliospheric Observatory. Extreme UV Imaging Telescope.
ESA JHeliowiever.
July 17th, 2011, 18.51 (UTC) to july 18th, 2011, 17.21 (UTC).

domenica 22 maggio 2011

Way

It seems like everything was so clear
back in past
light in shadow
ahead with a clear view
is the only way
to get out a piece of significance
from time.
This is.
Nothing other than this.

sabato 9 aprile 2011

Moon#21




Moon detail.
Sky-Watcher Newton 130 f/6.9.
Imaging Source DFK 21AU04.AS.
RegiStax V4.
April 8th, 2011. Rubiera (RE), Italy.
 
 

sabato 5 marzo 2011

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Era come se gli adepti di un ordine arcano e opalescente si fossero riuniti quella notte, in laborioso silenzio e, con una organizzazione sopraffina, che soltanto la conoscenza degli antichi e magici meccanismi che regolano l'Universo può infondere, avessero accatastato in piccoli mucchietti ai lati dei sentieri tutti quei cristalli e con essi avessero ricoperto anche i rami degli alberi, le siepi dei giardini, le luminarie dalla forma antica ed anche quella cancellata nera, lontana in fondo alla via, le cui sbarre finiscono in strani ghirigori appuntiti, alti, irraggiungibili e solo per questo non inquietanti. Perché quello era un mondo gentile, era un mondo antico...

mercoledì 19 gennaio 2011

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Anno Domini 2015. Il video parla chiaro. E' stato ripreso da una videocamera di sorveglianza situata nell'aeroporto di Milania, nella Repubblica di Televisionia. L'uomo che si aggira nell'enorme e affollata hall, accompagnato da una imponente scorta di poliziotti e carabinieri è Salvio Brinasconi: da due anni eletto Presidente della Repubblica di Televisionia, dopo molti anni trascorsi a capo del Governo. Ha 79 anni. Il suo viso, dopo l'ultimo intervento di chirurgia estetica appare immobilizzato in una espressione indefinibile, che lo rende assolutamente inespressivo e inquietante. Intorno a lui e alla sua scorta sono centinaia le persone presenti, intente alle loro questioni e poco interessate alla ingombrante presenza.

Cammina nervosamente, il Presidente, forse annoiato. Si avvicina ad un certo punto ad un uomo della scorta, parla, sorride. Il suo interlocutore sorride a sua volta affabile, si mostra sul prima condiscendente. Ma poi si fa serio, e mostra, per un attimo, preoccupazione, che sfocia subito dopo in un sorriso forzato.

Dopo i recenti disordini nel Paese, le misure di sicurezza sono state rafforzate, comprese quelle di protezione personale del Presidente. La scorta, molto numerosa, è armata all'inverosimile. L'uomo che parla e sorride con Brinasconi porta al collo una pistola mitragliatrice Heckler & Koch MP5, in dotazione al corpo dei Carabinieri.

Nonostante il viso tirato e inespressivo, si capisce che il Presidente è particolarmente euforico, eccitato. Il Carabiniere al suo fianco si sfila con una certa preoccupazione il mitra in suo possesso e glielo consegna. L'anziano politico, ricevuto l'oggetto, guarda con espressione strana ed euforica l'arma che si ritrova in mano. Prende la mira e preme il grilletto. Tatatataatatataatatataa! Una donna in lontananza urla a squarciagola e stramazza al suolo in un bagno di sangue. Le urla terrorizzate di centinaia di persone trasformano la hall in un inferno. Il Presidente sghignazza. Gli uomini della scorta sono pietrificati, inorriditi, ma spaventati a morte. E rimangono immobili. Il Presidente, tra gli sghignazzi, spara ancora a raffica contro gli sconosciuti che si trovano li per caso, forse, ad attendere un aereo che non li vedrà mai salire a bordo.

Ad un certo punto, nel video si vede chiaramente, il Presidente, a dispetto della sua età e della sua scarsa forma fisica, incomincia a correre con il mitra al collo, scatta improvvisamente e si avventa su una giovane ragazza che, fuggendo impaurita e trovandosi dalla parte opposta della stanza, era stata costretta a passare proprio davanti a lui e alla sua scorta.

Il Presidente prende con un braccio intorno al collo la malcapitata e la frena nella corsa. Con una forza inaspettata la scaraventa al suolo e incomincia a tirarle calci allo sterno, al bacino e alla testa. Poi si abbassa su di lei, le strappa i vestiti e compie una violenza sessuale. Seguono altre raffiche di mitragliatrice su innocenti passanti. 43 sono le persone, in totale, che perdono la vita quel giorno all'aeroporto di Milania.

Il video parla chiaro e ha ripreso tutto ciò. Centinaia, inoltre, sono i testimoni scampati alla strage.

La sera stessa i principali telegiornali del paese dedicano molto spazio alla vicenda: il TG1 parla, tra le ipotesi sull'accaduto, di una strano morbo tropicale che istantaneamente porta alla morte i turisti appena rientrati dalle isole Biwa Biwa; meno cauto il TG5 che, invece, parla apertamente di un pazzo non identificato che spara sulla folla. Solo il TG4 riporta, invece, l'eroico gesto del Presidente che prima si è avventato sul pazzo, in spregio della sua stessa vita, e lo ha fermato dal compiere ulteriori follie, e poi ha riconosciuto 43 tra terroristi islamici e clandestini, e li ha freddati all'istante. Cronaca seguita, poi, da elogi sperticati alla mano ferma del Governo nei confronti del terrorismo islamico.

Il giorno seguente spunta da Internet il video che immortala l'accaduto. Il TG3 lo manda subito in onda e la procura di Milania apre una inchiesta per strage e violenza sessuale, ed inizia ad interrogare i testimoni. La bufera mediatica è imponente. La carriera politica del Presidente, questa volta, è davvero finita. Ma il coro non è uniforme. Il giornalista Bruttopietro ipotizza che il video sia fasullo e frutto di un abile montaggio.

Il Presidente decide, allora, di rivolgersi direttamente al suo popolo, con un video di 5 minuti, a riguardo delle gravissime accuse che pendono nei suoi confronti. Nel video appare sereno, sorridente nel suo ufficio, tra le foto dei suoi nipoti.

“Cari amici, ancora una volta, come accade con regolarità da quando, 21 anni fa, decisi di confrontarmi nell'agone politico, questa Magistratura pretende di sovvertire il volere del popolo sovrano con una inchiesta sostenuta, per di più, da un castello di accuse nei miei confronti, francamente risibile. E tutto questo senza presentare nemmeno una - e dico una sola - prova. E' tutto falso. Tutto, dalla prima all'ultima parola, che i soliti giornali della Sinistra hanno riportato. Ma non vi preoccupate. Non abbiamo alcuna intenzione di demordere e continueremo nella nostra battaglia per riportare questo Paese alla normalità. Ancora una volta ne usciremo vincitori.”

Le parole del leader dell'opposizione Bersucci non si fanno attendere e sono particolarmente pesanti ed efficaci:

“Questa volta il Presidente ha davvero esagerato. Siamo di nuovo sottoposti al ludibrio internazionale. Per il bene del Paese, faccia un passo indietro.”

Dil Petro, leader del movimento "Televisionia dei valori", è ancora più duro, e ripete esattamente le parole che aveva pronunciato vari giorni prima, quando i fatti non erano ancora accaduti:

“Il Presidente è un criminale che deve essere immediatamente consegnato alla magistratura penale, perché paghi per i gravi reati che ha commesso.”

Dopo pochi giorni diventa legge il decreto retroattivo 427/2015, che sposta il comune di Milania nella competenza della provincia di Riello Calibria. Automaticamente anche l'inchiesta che coinvolge il Presidente passa alle competenze della magistratura calibriese.

Prendono forza, intanto le ipotesi che vedono in tutta questa vicenda un tentativo dei servizi segreti deviati di sovvertire il Governo del Paese. Secondo queste voci, il video sarebbe fasullo e girato con una controfigura, e le persone sarebbero state uccise da agenti dei servizi segreti deviati infiltrati nella scorta del Presidente. Queste versioni dell'accaduto sono date, ormai, per certe già qualche giorno dopo i fatti dalla maggioranza di Governo, da 5 dei principali canali televisivi e da vari giornali, tanto da prendere forza nell'opinione pubblica.

Una signora intervistata dalle telecamere del TG4 mentre fa compere esibisce una invidiabile inclinazione verbale lombardo-veneta, unita ad una mirabile padronanza della lingua italiana:

“Mo baastaaa cun chisti cosi chiiii, mo chi lo lassino governareeeeeeeeeee. Nun ci crediamo mica nui altri, nun ci crediamo e nun ci crediamo. Lo dicono sempre anche al TG5 e da Vespi, daaaiiiii. La sinistra poiiii, son capaci solo di alsare i tasiiii, la smetino una volta bona di penser a chesti cosi chiiii. Son fati soiiiii. Daaaiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii”

I sondaggi sono chiari: aumenta il consenso per la coalizione di Governo di cui fa parte il Presidente.
“Una dura lezione per la Sinistra - afferma il giornalista Filtri - continuando così non vinceranno mai.”

lunedì 3 gennaio 2011

M 101#1



M 101.
Celestron Schmidt-Cassegrain C14 (355 mm) f/11.
Bradford Robotic Telescope Galaxy Camera. BW. 8 min.
AstroArt 4.
GIMP.
December 28th, 2010. Tenerife, Canary Islands.

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