venerdì 31 ottobre 2008

Meno male che Silvio c’è

Il no del Cainano alla preferenza per le europee ha motivazioni alte e nobili: “Voglio che in Europa vada gente altamente qualificata e, nelle commissioni, professionisti di ogni materia. Solo scegliendo noi chi va in lista, siamo sicuri di una rappresentanza che difenda i nostri interessi”. A parte qualche imprecisione nell’uso dei pronomi (“scegliendo noi” al posto di “io”) e degli aggettivi (“nostri interessi” in luogo di “miei”), resta da capire il ruolo che Al Tappone riserva, nella nostra (anzi sua) democrazia, all’elettore. Se vuole avere a Bruxelles “gente qualificata”, basta candidare gente qualificata, poi i cittadini scelgono i migliori. Invece l’ami du peuple, quello che “il popolo sovrano”, “la gente è con noi”, “abbiamo preso i voti”, “siamo al 70%”, considera gli elettori un branco di decerebrati da tener lontani dalle decisioni, sennò votano gente sbagliata. Solo lui sceglie i “professionisti”. Infatti vuole la Carfagna, nota professionista, portavoce del governo. Ma è all’Europa che riserva i pezzi più pregiati della collezione. Commissario ai Trasporti: Antonio Tajani, un ex giornalista che di trasporti s’intende perché guida l’auto e prende l’aereo. Ex commissario alla Libertà e Giustizia: Rocco Buttiglione, purtroppo rimpatriato non appena aprì bocca. Anche le eurodeputate più qualificate le ha scelte lui: Iva Zanicchi ed Elisabetta Gardini. Dovreste vederle, nell’apposita commissione “Ok il prezzo è giusto”. Due così gli elettori non le avrebbero mai scelte. Meno male che c’è lui.

[Marco Travaglio]

venerdì 24 ottobre 2008

Il segreto fascino delle proteine

Sono fantastiche le proteine. Probabilmente le molecole più complesse dell'Universo...
Le costruisce una catena di montaggio perfettamente strutturata: una serie di meccanismi chimici perfettamente regolati. Tutto parte dal DNA che se ne sta appallottolato nel nucleo cellulare in una struttura con quattro e a volte cinque livelli di complessità. Il DNA viene copiato nel punto in cui è codificata la proteina, poi nei ribosomi avviene la sintesi: i singoli amminoacidi vengono messi in fila indiana in una catena lunghissima... talmente lunga che poi si ripiega su se stessa, prende la forma di elica, di foglietto, poi si ripiega ancora, si appallottola, si stende si intorciglia su se stessa in modo che a qualunque osservatore sembrerebbe casuale, ne fa di tutti i colori... ma alla fine ha esattamente la forma che serve per la sua funzione biologica.
Insomma a me pensare a queste molecole immense e alle loro forme stranissime mi affascina un sacco, perchè la nostra vita è dovuta a loro: siamo esseri di una complessità immensa: ogni cellula è un'Universo con milioni di reazioni chimiche, milioni di specie diverse, tutte mischiate, tutto in contemporanea, ma tutto che funziona alla perfezione... e non solo noi ma gli animali e i vegetali, persino i batteri e i virus sono qualcosa di più complesso di quanto una mente umana riesca a concepire...
Noi però siamo gli unici esseri su questo pianeta in grado di intuire questa complessità e di rimanerne incantati. Forse questo potrebbe bastare per dare significato alla nostra vita: siamo una macchina chimica di una complessità inimmaginabile in equilibrio precario per un tempo brevissimo ma per un'attimo possiamo dire: "Io sono".

domenica 19 ottobre 2008

Qualcuno aveva "casualmente" previsto tutto

Fa veramente venire i brividi leggere oggi il cosiddetto Piano di rinascita democratica della loggia massonica P2 (teoricamente sciolta nei primi anni ottanta). Il piano si è quasi completamente realizzato! E le parti non ancora realizzate sono parte integrante del programma del presente governo, il cui presidente era ovviamente membro della loggia.
Il piano prevedeva una serie di provvedimenti, da realizzare mantenendo formalmente l'ordinamento democratico dello Stato. In realtà il punto fondamentale era il controllo dell'opinione pubblica attraverso il controllo dei principali mezzi di informazione: formando una televisione privata controllata direttamente dalla loggia che schiacciasse le altre televisioni private che si andavano formando, controllando la RAI tramite i partiti, e cercando di controllare i principali giornali affiliandone gli editori o i giornalisti. Come ebbe a dire Licio Gelli, capo della loggia: "Il vero potere risiede nelle mani di chi detiene i mass media".
Non si spiegherebbe altrimenti l'improvviso interessamento di un costruttore di immobili lombardo verso il settore televisivo, e soprattutto gli sforzi della classe politica di allora (e successiva) per consentirgli quello che chiunque potrebbe giudicare bizzarro: che in un mercato nel quale possono operare al massimo 9 soggetti, ci sia un soggetto privato che occupa 3 posti.
Altro punto fondante del piano era il controllo dei partiti con pochi soggetti di fiducia strategicamente disposti di cui sono nominati nel piano tra gli altri Craxi e Andreotti.
Ora, se non vi sono dubbi che la biografia imprenditoriale e politica di Berlusconi sia praticamente la copia del Piano della P2, fanno riflettere invece le coincidenze che sembrerebbero quasi casuali con quella che è stata la vera storia italiana degli anni seguenti: il fatto che i partiti si siano ridotti a 2, formati esattamente come descritto nel documento massonico, per dirne una... sarà una casualità, ma per una coincidenza così perfetta ce ne vuole molta di casualità...

venerdì 17 ottobre 2008

Gli orrori del passato

Per non dimenticare.
Perché quello che è accaduto una volta potrebbe accadere di nuovo. E a volte ricordare il passato fa male ma è un dovere.
In uno storicamente recente passato, il Mondo è stato testimone anche di questi eventi: Video (Attenzione: potrebbe alterare emotivamente.)

domenica 12 ottobre 2008

L'Infinito

Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.

[Giacomo Leopardi]

giovedì 2 ottobre 2008

...

Perché possiamo decidere di andare avanti o indietro, a destra o sinistra, in alto o in basso e non possiamo decidere di muoverci allo stesso modo nel tempo? In altre parole: perché il tempo è diverso dallo spazio?
L'Universo nel quale ci muoviamo è quadridimensionale, come l'esperienza comune ci insegna bene (sebbene potrebbe avere molte più dimensioni delle quali non avvertiamo l'esistenza... ma questo è un altro discorso): se vogliamo dare un'appuntamento dobbiamo specificare, oltre al luogo, anche l'orario. Eppure il tempo ci appare in un qualche modo diverso dallo spazio: tant'è che lo distinguiamo, mentre le altre trè dimensioni sono assolutamente indistinguibili tra loro. La differenza è che nel tempo esiste una direzione obbligata: nel tempo si può andare solo verso il futuro, questa è l'unica caratteristica che distingue il tempo dalle dimensioni spaziali. Ma perché?


CONTINUA...

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