Nel momento in cui perdi tutte le speranze, in cui pensi: "Forse il progresso non esiste, il Mondo sarà sempre uguale a se stesso", oppure più semplicemente: "No, nel futuro non ci siamo ancora. Altro che 2008, il futuro, quello dei sogni non è questo". Nel momento in cui pensi che il Mondo sarà ancora governato da intellettualmente vecchi ancora per molto (gente per cui gli Stati hanno confini reali e le razze esistono), e i giovani forse saranno uguali a loro, perché chi ha il potere da che mondo è mondo lo gestisce sempre allo stesso modo. Nel momento in cui vedi il Mondo dilaniato in una guerra inutile, senza fine, senza speranza. Nel momento in cui vedi che il Mondo del progresso non sa rispondere altro che guerra alla follia; e per qualche idiota addirittura guerra tra civiltà. Nel momento in cui vedi interi continenti abbandonati a se stessi, tra la noncuranza dei politici e il silenzio della stampa. Nel momento in cui vedi l'Europa governata da governi conservatori e individualisti (quello italiano anche incompetente e immorale). Nel momento in cui vedi l'ultra-liberismo e la stupidità di una classe dirigente conservatrice portare il Mondo a una crisi economica catastrofica. Nel momento in cui vedi che il tuo Paese non trova di meglio da mandare al governo di un partito ultraconservatore pieno di fossili politici e di vetero-fascisti, molti dei quali pregiudicati; in alleanza con un partito xenofobo e razzista. Nel momento in cui vedi il Mondo precipitare in un vortice di irrazionalismo, fondamentalismo religioso, ultraumanesimo, anti-illuminismo, anti-scientismo, reazionismo. Nel momento in cui, per dirla con Einstein: "Due cose sono infinite: l'Universo e la stupidità umana. Ma del primo non siamo certi."
Ecco che la Storia va più veloce dei sogni, un raggio di sole buca la coltre nuvolosa, un soffio di vento solleva la polvere. Lo abbiamo pensato tutti: "E' impossibile, Obama non può vincere", abbiamo sperato che la Clinton vincesse le primarie perché Barack non ce l'avrebbe mai fatta a battere i repubblicani. E invece no, la Storia, anche se a volte non sembra, esiste, e Obama non poteva vincere queste elezioni, poteva solo stravincerle.
Le prime parole di Barack Obama dopo la sua elezione a Presidente degli Stati Uniti d'America (proprio lui, il figlio di un'immigrato africano) sono state: "Tutto è possibile".
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